Alberi e aree gioco all’aperto
10feb2011
Progettazione dei parchi e delle aree da gioco all’aperto: in revisione la norma UNI 11123
La norma UNI 11123 “Guida alla progettazione dei parchi e delle aree da gioco all’aperto” pubblicata nel 2005 ha contribuito a fornire una serie di concetti base per la progettazione e l’allestimento di parchi e aree da gioco di nuova costruzione o destinati a modifiche, miglioramenti, ricostruzioni.
Fin dall’inizio l’obiettivo era quello di aumentare la sicurezza di tali spazi in termini di attrezzature installate e incentivare la costruzione di aree di dimensioni adeguate e facilmente accessibili dalle zone abitative, almeno per i nuovi progetti. Parallelamente a livello europeo erano state pubblicate le nuove edizioni delle norme tecniche della serie EN 1176 e EN 1177 sulle attrezzature per aree da gioco, che fornivano specifici requisiti di sicurezza per scivoli, altalene, castelli, giochi oscillanti, funivie, giostre, reti d’arrampicata tridimensionali ecc… Pertanto la necessità di creare degli spazi dedicati al gioco nel rispetto della sicurezza della funzionalità aveva spinto la sottocommissione UNI “Giochi per parchi” a proporre uno studio nazionale per l’elaborazione della norma UNI 11123.
Tra gli aspetti della norma in corso di revisione, i punti dedicati alle aree a verde dei parchi sono quelli più considerati. La componente vegetale infatti fa parte a pieno titolo dell’ambiente antropizzato e gli alberi ne costituiscono la rappresentazione più significativa ed importante da un punto di vista ambientale, paesaggistico, storico, culturale ed architettonico. E’ ormai riconosciuto che gli elementi arborei hanno importanti caratteristiche di controllo ambientale, soprattutto nei grandi centri urbani: mitigazione dell’inquinamento atmosferico e acustico, difesa del suolo, miglioramento dell’estetica ed immagine del sito e della città, raffreddamento naturale di grandi spazi nei periodi estivi, incentivi di sviluppo delle funzioni ricreative e sportive libere in spazi non strutturati. Pertanto la necessità di introdurre nella futura norma UNI 11123 alcuni aspetti e criteri per la cura degli elementi arborei risulta fondamentale per conservare nel tempo specie vegetali ed alberi nei parchi. Per l’elaborazione dei nuovi punti dedicati alle aree verdi si prenderanno anche in considerazione una serie di criteri e concetti specificati nella Guida AIAS “Linee guida sulla prevenzione dei rischi per i gestori di parchi e giardini aperti al pubblico” che è stata già utilizzata (e quindi collaudata) in alcuni siti e parchi.
La cura e la conservazione della vegetazione nei parchi e nelle aree verdi costituisce pertanto una delle nuove esigenze per la revisione della normativa. Ma perché dedicare attenzione anche alla vegetazione e agli alberi del parco? L’albero è ancorato allo stesso luogo per tutta la sua vita e pertanto è esposto con continuità alle varie forme d’inquinamento che si riscontrano nell’ambiente circostante; a ciò si aggiunge la sua debilitazione, a causa di attacchi parassitari dovuti a funghi o insetti che aggrediscono le foglie e diminuiscono le capacità fotosintetiche della pianta e, di conseguenza, la produzione e la riserva di sostanze nutritive. Negli ultimi anni inoltre si è assistito ad un aumento delle aggressioni di insetti e parassiti provenienti da paesi lontani alla vegetazione nazionale (tra gli ultimi arrivati il tarlo asiatico è sicuramente uno dei più temibili al punto che il suo ritrovamento in Italia (primo fra i paesi europei) ha scatenato un vivo interesse da parte di molte istituzioni pubbliche e private (Università, Servizi Fitosanitari, Centri di ricerca, etc.) allo scopo di studiare opportune modalità di contenimento). Quando gli attacchi parassitari colonizzano la parte legnosa e fibrosa dell’albero, compromettono la stabilità e la vitalità dei soggetti arborei nel tempo; quindi, è necessario intervenire con le migliori tecniche fitosanitarie disponibili. Nella politica di gestione delle alberature è quindi opportuno operare, in primo luogo, con l’obiettivo di ridurre e minimizzare i danni ai soggetti arborei e, secondariamente, con quello di programmarne un corretto rinnovo allo scopo di mantenere inalterate nel tempo le capacità bioecologiche degli impianti arborei, tenendo conto delle variazioni climatiche in continua evoluzione. La norma UNI 11123 deve occuparsi in modo più approfondito anche di queste nuove importanti problematiche e contribuire a fornire suggerimenti e proposte per una migliore gestione delle aree verdi e dei parchi in città.
Fonte: UNI- Ente Nazionale Italiano di Certificazione