Ultimi Tweet

Home » Campagne » Distanza degli alberi dai confini: regole e considerazioni

Distanza degli alberi dai confini: regole e considerazioni

La distanza degli alberi dai confini di proprietà è una questione importante che riguarda sia il rispetto delle normative sia la tutela dei rapporti di buon vicinato. Questo tema è disciplinato dal Codice Civile italiano e, in molti casi, anche da regolamenti locali specifici, stabiliti dai comuni o dalle regioni.

Distanza degli alberi dai confini: regole e considerazioni

La distanza degli alberi dai confini di proprietà è una questione importante che riguarda sia il rispetto delle normative sia la tutela dei rapporti di buon vicinato. Questo tema è disciplinato dal Codice Civile italiano e, in molti casi, anche da regolamenti locali specifici, stabiliti dai comuni o dalle regioni.

Normativa Generale: Il Codice Civile

L’articolo 892 del Codice Civile regola le distanze minime degli alberi rispetto ai confini:

  1. Alberi ad alto fusto: devono essere piantati a una distanza minima di 3 metri dal confine.  Rispetto alle distanze, si considerano alberi di alto fusto quelli il cui fusto, semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, come sono i noci, i castagni, le querce, i pini, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili.
  2. Alberi a medio fusto: la distanza minima è di 1,5 metri. Sono reputati alberi a medio fusto quelli il cui fusto, sorto ad altezza non superiore a tre metri, si diffonde in rami;
  3. Arbusti, siepi vive e piante da frutto di altezza inferiore ai 2,5 m: la distanza può essere inferiore, generalmente 50 centimetri, a meno che il regolamento locale non preveda diversamente.

Il Codice Civile riporta anche la specifica di piante presenti tipicamente nelle aree agricole:

– 1,0 m per le siepi di castagno, ontano e piante simili che nella pratica agricola si tagliano a turno regolare vicino al ceppo (taglio ceduo);
– 2,0 m per le siepi di robinie mantenute in forma obbligata con taglio regolare;

Le distanze sono calcolate dal centro del tronco al confine, ma bisogna considerare anche la proiezione delle chiome o delle radici, che non devono invadere la proprietà altrui.
Le distanze anzidette non si devono osservare se sul confine esiste un muro divisorio, proprio o comune, purché le piante siano tenute ad altezza che non ecceda la sommità del muro.

Deroghe e Regolamenti Locali

Molti comuni adottano regolamenti che possono integrare o modificare le disposizioni del Codice Civile.

Ad esempio:
– Le distanze possono variare in base alla tipologia di zona (urbana o rurale).
– Alcuni regolamenti stabiliscono distanze diverse per specifiche specie vegetali.

È quindi importante consultare il Regolamento edilizio comunale o il PGT per conoscere i dettagli applicabili.

Alberi preesistenti e diritti acquisiti

Gli alberi già piantati a distanze inferiori a quelle previste dalla normativa possono essere mantenuti se esistono da oltre 20 anni, acquisendo una sorta di “diritto di prescrizione”. Tuttavia, il proprietario deve assicurarsi che non causino danni alla proprietà confinante.

Piantare alberi vicino ai confini è un’attività che richiede attenzione sia alle normative sia ad aspetti tecnici e agronomici.
Se ti occorre un supporto tecnico per questioni legate alla presenza di alberi in prossimità dei confini della tua proprietà,
contatta subito i professionisti del nostro Studio!