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Candidatura Consiglio direttivo SIA 2020-2023

Andrea Pellegatta – Candidatura al Consiglio direttivo SIA 2020-2023
con : Giuseppe Cardiello, Luca Fuser, Daniele Pecollo, Vittorio Morchio Giovanni Ugo, Raffaele Airoldi.


Perito agrario, Arboricoltore certificato e libero professionista. Specializzato nella gestione degli alberi e del verde urbano, dal 1995 si occupa di attività di consulenza per l’arboricoltura, la progettazione del verde pubblico e privato, il recupero e la gestione del verde storico per Enti pubblici e privati. Membro della International Society of Arboriculture (ISA), socio fondatore della Società Italiana di Arboricoltura (SIA), socio dell’Associazione Arboricoltori (AA). Certificazione European Tree Technician (ETT) e accreditamento come Supervisor per le certificazioni. Socio fondatore di ReteClima, rete di professionisti impegnati in campo ambientale, energetico, educativo e sociale, di comunicazione e di marketing, di formazione di adulti, di gestione del verde e promozione di buone pratiche. Socio fondatore di BioConsult, che si occupa di ricerca applicata, assistenza e consulenza tecnica, formazione e didattica in materia di lotta biologica ed integrata.
Vice Presidente della Società Italiana di Arboricoltura nell’ultimo mandato. Eletto a Dicembre 2019 Vice Presidente di ASSOFLORO, in rappresentanza del comparto dell’arboricoltura.

Programma di lavoro

Nel mandato appena trascorso uno dei miei impegni principali è stato relativo alla rappresentatività dell’Associazione a livello istituzionale e il coordinamento delle attività di comunicazione. Grazie a questo impegno abbiamo avuto la possibilità di farci conoscere dalle Istituzioni e fare rete con altre associazioni rappresentative di diversi comparti del settore, consolidando il ruolo della SIA come partner affidabile e riferimento per tutto ciò che riguarda i temi della valorizzazione e gestione degli alberi urbani.   

La SIA ha guadagnato molto anche in termini di visibilità: i nostri canali social (FB, Twitter, Instagram, Telegram) e il sito istituzionale hanno ora una elevata visibilità e abbiamo anche trovato collaborazione e spazio nelle principali riviste di settore.

Mi sono speso per portare le nostre competenze ovunque ci fosse la possibilità; solo per fare degli esempi abbiamo partecipato in prima linea nell’organizzazione degli Stati Generali del Verde Pubblico di Milano (2017) e Torino (2019) promossi dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico del Ministero Ambiente, partecipato all’organizzazione di eventi nel Forum Mondiale delle Foreste Urbane di Mantova (WFUF), avviato una collaborazione importante con la Fiera Internazionale Myplant&Garden per l’area Sistema Albero e siamo presenti nel tavolo nazionale per il verde condominiale di ANACI.

Ho sempre creduto nell’importanza di sentirsi parte di un’unica Filiera, ognuno con le sue peculiarità e specializzazioni, e sul fatto che è indispensabile interagire con tutti gli altri attori che la costituiscono. Per questo ho lavorato per l’adesione della SIA ad Assofloro (www.assofloro.itwww.assofloromagazine.it), una associazione di associazioni, la più importante di rappresentanza del settore. Per il ruolo attivo e il lavoro fatto, anche insieme all’Associazione Arboricoltori (AA), ci è stata riconosciuta una delle due vicepresidenze di Assofloro, a dimostrazione di quanto è importante il nostro ruolo di “esperti di alberi” in ogni progetto e processo che riguarda il verde urbano.

Insieme ad AA abbiamo potuto portare le nostre competenze arboricolturali nell’ambito di vari progetti. Siamo stati parte attiva per le Linee guida per gli alberi monumentali del Mipaaf (oggi decreto di Dipartimento), per il Vademecum per il verde in condominio con ANACI, e per i nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il verde pubblico presso il Ministero Ambiente. Attività in cui mi sono particolarmente speso perché ritengo possano portare risultati concreti e apertura di opportunità per il nostro lavoro di Arboricoltori e per la divulgazione della cultura dell’albero e delle buone pratiche.

Nel periodo di lockdown a causa del Coronavirus, insieme al consigliere Giuseppe Cardiello, abbiamo avviato nuove forme di comunicazione, promozione e divulgazione della cultura dell’albero e anche di confronto tra i soci, attraverso le “Pillole di arboricoltura” e gli ArborWebinar, che hanno avuto un successo inaspettato (…e a costo 0 per l’associazione). Nello stesso periodo, grazie al lavoro con Assofloro, ho cercato di fornire risposte alle numerose richieste che provenivano dai soci nel districarsi tra decreti e ordinanze, in un periodo per tutti drammatico dal punto di vista sanitario e lavorativo. Ho ricevuto qualche critica per questo, perché mi è stato detto che la SIA dovrebbe avere solo un ruolo divulgativo e culturale: sono invece orgoglioso di quanto fatto perché è stato un modo concreto per essere vicino ai soci in un periodo di bisogno, cosa che SIA deve fare.

Mi metto nuovamente a disposizione della SIA perché ritengo necessario proseguire questo percorso, coinvolgendo maggiormente i soci ed i nostri gruppi di lavoro, perché il lavoro fatto negli ultimi tre anni ci permette ora di interagire con realtà e situazioni nuove e ottenere risultati concreti nel riconoscimento della nostra professione di arboricoltori, dell’importanza dell’albero in città e nella diffusione delle buone pratiche.

Credo molto nelle Certificazioni Europee ETW ed ETT
, nella promozione dell’Arboricoltore certificato e ritengo che un obiettivo prioritario sia quello di lavorare insieme ad AA-Associazione Arboricoltori per un lavoro di divulgazione nei confronti dei Committenti (Amministrazioni pubbliche e privati) e anche degli operatori, per fare capire la possibilità di crescita e per differenziarsi qualitativamente dal mercato.

C’è sicuramente ancora molto da fare: ad esempio rivedere i materiali istituzionali per la comunicazione, mettendoli a disposizione gratuitamente di Delegazioni, Soci, Amministrazioni pubbliche, Associazioni e Cittadini. Occorre anche avviare nuove modalità di divulgazione sul territorio locale e nazionale, allargando il lavoro del Consiglio direttivo ad altri soci, come è giusto che avvenga in una associazione.

Programma di lavoro in sintesi: coerenza, confronto, comunicazione, collaborazione, azione.

-Continuare le attività di rappresentanza e la presenza dell’Associazione a livello istituzionale;

-Rendere la SIA parte attiva nell’ambito dei progetti, delle convenzioni e dei protocolli che sono stati sottoscritti, dove sono richieste e necessarie le competenze arboricolturali;

-Avviare una attività seria e concreta di promozione delle certificazioni europee ETW ed ETT;

-Continuare e rafforzare le attività con l’Associazione Arboricoltori, per la promozione della figura di Arboricoltore;

-Consolidare le attività di comunicazione, trovandone anche di nuove e fornendo ai soci materiali adeguati;

-Assecondare e favorire le attività di delegazioni e gruppi di lavoro, trovando nuove modalità di coinvolgimento, in una logica di Consiglio direttivo allargato;

-Proseguire e strutturare la collaborazione con Myplant&Garden la più importante manifestazione fieristica di settore a livello nazionale;

-Ripensare gli eventi sul territorio locale e nazionale (Arborday, Arbormeeting, Giornate Tecniche, ..).

Ritengo che la SIA abbia bisogno di un Consiglio direttivo capace di lavorare in modo davvero inclusivo e lontano dalle dinamiche divisive e non costruttive che l’hanno purtroppo spesso caratterizzata in passato.
Affinché i programmi si trasformino in azioni concrete, è anche necessario che il futuro Consiglio direttivo abbia una visione condivisa dell’associazione e degli obiettivi prioritari da perseguire, per questo motivo, la mia candidatura si inserisce in un gruppo coordinato di candidati, costituito da:
Giuseppe Cardiello
Luca Fuser
Daniele Pecollo
Vittorio Morchio
Raffaele Airoldi
Giovanni Ugo

Mi assumo la piena responsabilità, con orgoglio, di avere messo insieme questa squadra per le elezioni al prossimo Consiglio direttivo della SIA.
E’ una squadra costituita da ottimi professionisti e che già singolarmente, ognuno a suo modo, si impegnano a divulgare la cultura dell’albero e le buone pratiche di gestione dell’albero ma questo non è l’aspetto più importante. E’ una squadra di persone che hanno entusiasmo e anche tante idee per la SIA dei prossimi tre anni. Ma anche questo non è l’aspetto che fa la differenza. E’ prima di tutto una squadra di persone che vogliono lavorare insieme, in modo costruttivo, nella piena lealtà e trasparenza e questo è una garanzia per i soci e per l’associazione, considerata anche quella che è la storia degli ultimi anni. È soprattutto una squadra di persone che lavoreranno in modo disinteressato (=senza interessi personali o di parte o secondi fini) e che porteranno nella SIA inclusione e coinvolgimento e non divisione. Giuseppe Cardiello, Luca Fuser, Vittorio Morchio, Daniele Pecollo, Raffaele Airoldi e Giovanni Ugo oltre ad essere dei grandi ed affermati professionisti sono la garanzia di potere lavorare così. Per questo mi presento in squadra con loro.
La SIA, dal Consiglio direttivo, passando per i gruppi di lavoro, le delegazioni e fino all’ultimo dei soci iscritti non deve essere ne “terreno di conquista” ne il campo dove difendere il proprio “orticello” o mettere la propria bandierina. Spesso anche nel recente passato l’associazione è stata intesa cosi. Per fare crescere la SIA, la nostra associazione, renderla autorevole, aggregare e coinvolgere i soci, bisogna essere credibili dimostrando la capacità e la disponibilità di lasciare “a casa” una parte di se, che è quella dei propri interessi professionali (anche in senso positivo). Questo è il primo aspetto importante, non scontato, che noi possiamo garantire.
Vogliamo lavorare in modo condiviso, allargato, inclusivo e non divisivo. Sottolineo queste due ultime parole, anche queste importanti considerata la storia della SIA degli ultimi anni. La squadra è composta da persone che renderanno la SIA più inclusiva nei confronti dei soci perché nella SIA deve esserci spazio per tutti coloro che vogliono in modo disinteressato (di nuovo, disinteressato: senza interessi personali o di parte o secondi fini) fare crescere la cultura dell’albero e chi con gli alberi ci lavora. Vogliamo unire e non dividere e le persone coinvolte ne sono una garanzia per la loro storia all’interno della SIA.
Ci presentiamo insieme e mi sento di dare la garanzia che insieme faremo un buon lavoro nei prossimi tre anni e per questo chiedo ai soci SIA di votare le sei persone che si presentano insieme a me. Insieme: a persone leali, coerenti, costruttive, inclusive nei fatti e non solo a parole, che prima di parlare fanno e che fanno quello che dicono. Persone che alla SIA hanno già dato, in modo disinteressato, e che vogliono mettersi in gioco ancora di più.
Questo è quello che penso e che pensiamo. Può non essere l’unico modo di lavorare nella SIA, sicuramente non è l’unica visione e non siamo i più bravi. Ma vogliamo lavorare insieme per la SIA e per questo ci presentiamo insieme.