
Censimento del verde del comune di Mariano Comense
03set2016

Nel corso degli anni 2003-2004 il comune di Mariano Comense si è dotato, tra i primi comuni in provincia di Como, di un censimento informatizzato del verde, strumento operativo e tecnico importantissimo per programmare, gestire, utilizzare le aree verdi cittadine ed anche per orientarne lo sviluppo futuro. Il censimento ha previsto la raccolta di elementi qualitativi e quantitativi riguardanti tutte le aree verdi e più in particolare i tappeti erbosi, gli alberi, gli arbusti, le siepi, le aiuole fiorite e le attrezzature (panchine, staccionate, aree gioco, ecc..) presenti nel territorio comunale.
La volontà di avviare una capillare ricognizione di matrice professionale delle risorse verdi del comune di Mariano Comense nasce dalla consapevolezza che il patrimonio verde di una città è una ricchezza collettiva, che deve essere gestita con le migliori tecniche colturali e manutentive, per esprimerne al meglio le funzioni ecosistemiche e di arredo urbano.
Nella sua recente relazione annuale, il Comitato Nazionale per lo Sviluppo del Verde Pubblico (Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Comitato per lo sviluppo del verde pubblico) scrive che “avere una buona dotazione di servizi ecosistemici, in ambito urbano, significa avere una maggiore ricchezza pro capite, in termini di capitale naturale, ma anche una maggiore salute e resilienza dei territori (…..). In un’epoca di difficoltà economica e di continui tagli alle spese degli enti locali, tenere in maggiore considerazione, nelle analisi costi/benefici, i vantaggi ambientali del verde urbano, permetterebbe non solo di allargare le prospettive e supportare meglio le decisioni, ma anche di pervenire ad un uso più intelligente del denaro pubblico, a tutto vantaggio delle casse e dei portafogli delle amministrazioni e dei cittadini”.
Attraverso il censimento del verde, l’Amministrazione acquisisce una conoscenza “professionale” del patrimonio verde della città, lo stato fitosanitario e di custodia in cui il verde si trova e diviene così in grado di redigere piani e programmi di manutenzione e gestione, nonché di determinare e stimare le risorse economiche da investire.
I dati raccolti dai professionisti del settore impiegati, agronomi e periti agrari con decennale esperienza e con precise competenze agronomiche, botaniche e di gestione del verde, sono stati elaborati attraverso un Geographic Information System (GIS) che permette l’analisi di mappe digitalizzate in grado di rappresentare geograficamente e interattivamente le informazioni quantitative e qualitative relative al patrimonio arboreo comunale.
Una cura particolare è stata naturalmente riservata al rilievo degli alberi, così detto “catasto arboreo”, grazie al quale sono state raccolte preziose informazioni e realizzate schede di rilievo in grado di rivelare lo stato di salute dell’albero e, in maniera particolare, le sue condizioni fitopatologiche e di stabilità, nonché i possibili interventi di cura e conservazione attuabili per il benessere o il recupero degli stessi. Tutti gli alberi ad alto fusto sono stati inoltre sottoposti ad uno screening visivo per la verifica della presenza di anomalie morfologiche, patologiche o strutturali, chiamato Visual Tree Assessment, anche per stabilire, in ultima analisi, il grado di pericolosità dell’albero preso in esame, attribuendolo ad una classe di rischio predefinita e prevedendo eventuali interventi di messa in sicurezza. A rivestire un’importanza vitale in sede di censimento sono le condizioni sanitarie e di stabilità degli alberi adulti e degli alberi che hanno subito ferite di varia natura, oppure sono stati sottoposti in passato a potature effettuate senza tecniche adeguate, le condizioni degli alberi soggetti a infezioni di “carie del legno” o troppo adiacenti a determinati confini e fabbricati, oppure con spazio insufficiente per lo sviluppo radicale.
Sugli esemplari di maggior pregio, o che presentano condizioni fitosanitarie e meccaniche più complesse, vengono effettuate indagini strumentali mediante utilizzo di attrezzature specialistiche, come il tomografo (immagine a fianco) a impulsi sonici, sviluppato per l’analisi e la valutazione dello stato del legno interno degli alberi.
Il controllo periodico sul patrimonio arboreo ha lo scopo di valutare le condizioni fitosanitarie e la stabilità di un albero, soprattutto per quanto riguarda il rischio di schianti o cedimenti che possono causare gravi danni a persone o cose. E solo quando emergono condizioni di decadimento e ammaloramento che ne rendono precaria la stabilità con un rischio di caduta elevatissimo si decide di abbatterli.
Nel corso del mese di luglio 2016 abbiamo effettuato l’aggiornamento del censimento del verde (il precedente aggiornamento lo avevamo eseguito nel 2008).
Alcuni dati del censimento | 2003 | 2016 |
Superficie totale aree verdi | 190.000 mq | 205.000 mq |
Numero alberi censiti | 2287 | 3178 |
Siepi | 1440,87 ml | 1614 ml |
Per quanto riguarda gli alberi va sottolineato l’ottima variabilità di specie, sono infatti presenti quasi 100 differenti specie arboree. Questo dato è molto significativo: sull’importanza della biodiversità del verde cittadino si discute da molto tempo poiché è accertato che permette di tutelarsi contro il possibile arrivo di nuove patologie che potrebbero, in pochi anni, colpire tutti gli individui di una stessa specie fino a richiederne l’espianto e, se questa pianta è molto diffusa su di un territorio, il danno potrebbe essere incalcolabile (questo per esempio è successo diversi anni fa in alcune regioni italiane per la “grafiosi dell’olmo” ed il “cancro colorato del platano”.
Troppo spesso infatti le piante da utilizzare in ambito urbano vengono selezionate solo in funzione della loro disponibilità e del valore di mercato, senza tenere conto degli altri fattori.
Il dato positivo relativo alla biodiversità del comune di Mariano Comense è certamente da ricondurre alla tradizione vivastica del territorio.
L’albero più grande presente sul territorio comunale è il cedro del parco di Villa Sormani, seguono alcuni cedri radicati nel parco di Porta Spinola e nel relativo parcheggio (le dimensioni dei fusti sono di oltre 1 metro e l’altezza complessiva raggiunge i 28-30 metri complessivi). Di importanza storica anche il viale di Platani all’interno del parco dei Vivai.
Ovviamente il ruolo e l’importanza delle aree verdi deve essere valutato non solo dal punto di vista numerico ma anche in funzione di molteplici variabili tra loro correlate che concorrono a definire la qualità della vita di un centro urbano, come ad esempio lo stato sanitario di prati, alberi ed arbusti, la fruibilità degli spazi verdi e la continuità e livelli di connessione. Per questo motivo con il Comune stiamo elaborando criteri per migliorare gli standard di manutenzione e, quindi, la qualità delle aree verdi.
Negli anni sono inoltre stati introdotti criteri di gestione innovativi quali ad esempio la lotta ai parassiti del verde urbano secondo i principi di difesa biologica ed integrata o comunque ricorrendo a prodotti a basso impatto ambientale.