Prova di trazione su Fagus sylvatica
19feb2014
Il metodo SIM – Elastometro/Inclinometro (Wessolly, 1996), é una valutazione statica con la quale si rilevano valori esatti di compressione e tensione indicativi della resistenza al carico di un singolo albero.
La trazione viene applicata con un tirfor, collegato ad una fune fissata sulla parte alta del tronco o sulla chioma.
Il sistema, non distruttivo, misura le risposte delle fibre legnose superficiali sotto un carico controllato, utilizzando un elastometro sul tronco e un inclinometro al colletto dell’albero. Attraverso questo sistema è possibile effettuare una valutazione dell’albero in condizioni dinamiche, quando cioè l’albero è sottoposto ad un carico, come in presenza di vento.
L’Elastometro, che può essere posizionato in diversi punti del tronco, consente di misurare, con l’esattezza di 1/1000 mm, la dilatazione delle fibre legnose. I valori ottenuti sono messi a confronto con quelli del catalogo dei legni di Stoccarda, permettendo l’individuazione del carico di rottura primaria per la pianta sottoposta a prova. Il metodo si avvale di un apposito programma computerizzato e dell’uso delle immagini digitali per arrivare a definire in maniera precisa il carico di vento sopportabile dalla pianta.
Con l’Inclinometro, consistente in una livella verticale posizionata sulla parte più bassa del colletto, si verifica con un’esattezza di 1/100° l’inclinazione dell’apparato radicale dell‘albero sottoposto a trazione, evidenziando eventuali anomalie come carie o capitozzo sulle radici.
I risultati della valutazione strumentale SIM vengono suddivisi in 3 classi di sicurezza. Sia per la sicurezza statica di base (Sb), che per la sicurezza alla rottura (Sr) e la sicurezza statica (Ss) il valore minimo accettabile corrisponde a 150% (valore buono). Sopra questo valore la pianta risulta stabile. I valori compresi tra 100% e 150% (valore al limite), richiedono una attenta valutazione delle condizioni ambientali e in special modo dell’esposizione ai venti dominanti presenti in zona, per poi definire i criteri operativi per riportare la pianta ad un adeguato range di sicurezza. I valori inferiori a 100% (valore critico) risultano assai critici. Qui ricadono le piante che presentano gravi difetti a livello morfologico e strutturale
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