
Meno capitozzature e più professionalità
12feb2016

Gli alberi presenti nelle nostre città rappresentano una risorsa naturale da proteggere, un vero e proprio patrimonio da tutelare, ma alla base di ogni azione di cura ed intervento devono esserci la conoscenza di aspetti come la biologia e la fisiologia dell’albero, per poter intervenire in sicurezza e senza causare danni, come purtroppo invece accade spesso.
A pochi giorni dagli interventi di potatura drastici che hanno riguardato alcuni viali alberati della città di Piacenza, Piergiorgio Barbieri, arboricoltore e titolare della società “Il Barone Rampante”, ha colto l’occasione dei lavori di potatura di un grande platano presente nel giardino all’italiana di Palazzo Scotti da Sarmato (seconda metà del XVIII Secolo), di proprietà dei Conti Chiapponi, per organizzare un’attività di informazione sulle corrette tecniche di intervento sugli alberi.
Un’occasione unica, per i cittadini di Piacenza, di assistere da vicino allo spettacolare intervento di potatura di un albero maestoso, che in molti in città conoscono bene perché svetta nel giardino dello storico palazzo piacentino che si affaccia sullo Stradone Farnese, proprio di fronte alla chiesa lateranense di Sant’Agostino.
Del resto l’albero non può certo passare inosservato anche agli occhi meno attenti: con una altezza che sfiora i 40 metri e diametro del tronco alla base di quasi un metro e mezzo il platano di Palazzo Scotti è censito, come anche il bagolaro (Celtis australis) presente a poche decine di metri di distanza, tra gli alberi monumentali della Regione Emilia Romagna.
Piergiorgio Barbieri pochi giorni dopo l’intervento dannoso sugli alberi cittadini aveva scritto al Comune, senza tuttavia ottenere alcuna riposta. Da qui l’idea di organizzare un evento rivolto ai cittadini di Piacenza, che si è concretizzato con il cantiere dimostrativo per gli interventi sul platano di Palazzo Scotti.
Numerosi sono stati i cittadini piacentini che durante la giornata hanno varcato la soglia dei cancelli del giardino che danno
sullo stradone Farnese, aperti per l’occasione, per poter osservare da vicino i lavori sul grande platano e per chiedere suggerimenti per la cura dei propri alberi.
Gli alberi in città sono importanti, afferma Piergiorgio Barbieri, che da anni è anche un arboricoltore europeo certificato (European Tree Worker – ETW), ma è altrettanto importante gestirli con tecniche ed interventi corretti, per farli vivere sani e a lungo. Troppo spesso gli alberi in città vengono danneggiati da interventi di potatura errati, come ad esempio la capitozzatura, che sono causa – oltre che di gravi danno all’albero che la subisce – anche di gravi danni economici.
Il costo della potatura dell’albero nel nostro giardino, lungo un viale o all’interno di un parco cittadino non si limita infatti all’intervento in sé. Un intervento di potatura errato, ad esempio la cimatura o la riduzione drastica della chioma, può causare danni irreversibili, espone l’albero a gravi problemi fitosanitari e, quindi, lo rende meno sicuro. Se l’albero potato drasticamente sopravvive, entro pochissimi anni occorrerà intervenire con una nuova potatura di contenimento della vegetazione. La possibilità che vento e neve provochino la rottura di rami è maggiore e sarà quindi necessario intervenire periodicamente per contenerli e rimuoverli per evitare i possibili danni. Se l’albero muore, dovrà essere abbattuto. La potatura errata implica quindi una serie di costi di manutenzione decisamente maggiori rispetto ai costi di una corretta potatura.
E’ dunque importante, per la cura dei propri alberi, rivolgersi ad un arboricoltore, che è appunto il massimo esperto di alberi ed interviene con professionalità e competenza in tutte le fasi della vita e gestione di un albero: scelta della specie da utilizzare, impianto, potatura, verifiche e controlli della presenza di malattie, valutazioni di stabilità, ecc…
Ogni albero ha infatti una storia di vita peculiare, che lo rende diverso dai suoi consimili, seppure coltivati nel medesimo modo dallo stesso tempo; l’arboricoltore sa leggere il linguaggio del corpo degli alberi, la loro architettura, sa individuare i segni lasciati dall’uomo e dalle intemperie e riconoscere le diverse capacità reattive delle piante, comprendendo se l’albero manifesta una vigoria sospetta o una sana attitudine alla ripresa. In questo modo è possibile intervenire, dove necessario, con interenti mirati e puntuali.
I lavori, che si sono svolti Lunedì 8 febbraio, sono stati eseguiti oltre che attraverso l’uso di una autoscala, soprattutto attraverso il treeclimbing, una tecnica di arrampicata che consente – agli operatori adeguatamente formati, di accedere attraverso funi alla chioma dell’albero e muoversi in sicurezza passando da un ramo all’altro, intervenendo cosi in modo puntuale con utilizzo di segaccio e svettatoio.
Sul grande platano oltre a Piergiorgio Barbieri hanno operato Massimo Sormani, Rene’ Comin e Marco Vaccaroni, arboricoltori certificati e treeclimber di fama nazionale, a formare un’equipe altamente specializzata per l’intervento su alberi monumentali.
Oltre all’esecuzione della potatura per alleggerite le ramificazioni ed eliminare i rami secchi, sono stati sostituiti anche i cavi posizionati alcuni anni fa per consolidare le ramificazioni del grande platano che si sviluppano verso il centrale e trafficato Stradone Farnese.
Osservando l’albero prima e dopo l’intervento quasi non ci si accorge della potatura appesa eseguita, pur avendo eliminato una grande quantità di rami! Questo è sinonimo di un lavoro ottimamente eseguito: la potatura migliore è quella che non si vede perché rispetta l’architettura e la crescita dell’albero.
Prima dei lavori di potatura l’albero è stato sottoposto ad un accurato screening delle condizioni fitopatologiche e di stabilità, eseguito da Studio di Arboricoltura, anche attraverso l’utilizzo di strumenti di indagine specialistici, come ad esempio il tomografo sonico, che consente di verificare la presenza di anomalie del legno interno come ad esempio cavità e degradazione dei tessuti.
Tutti gli arboricoltori che hanno partecipato ai lavori sono soci della Società Italiana di Arboricoltura, chapter Italiano dell’International Society of Arboriculture, la più grande associazione professionale tra quanti si dedicano alla cultura ed alla conservazione degli alberi, che in questi mesi sta muovendo i primi passi per il riconoscimento istituzionale della professione di Arboricoltore.
Un intervento dunque ben riuscito, sia per la salvaguardia del grande platano sia per la diffusione della cultura dell’albero e delle corrette tecniche di intervento!
Di questo intervento ha parlato anche FIORI&FOGLIE – IL BLOG DI CULTURA VERDE DEL TGCOM.
Qui l’articolo completo: http://fioriefoglie.tgcom24.it/2016/02/gli-alberi-si-potano-no-si-alleggeriscono/
Qui la galleria fotografica dell’intervento: https://arboricoltura.info/?post_type=gallery&p=5586&preview=true