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Contro la Piralide del del bosso (Cydalima perspectalis)

17set2013

Arrivato in Italia nel 2011 (primo rinvenimento in Lombardia nella provincia di Como) passando per la Svizzera (primo ritrovamento nel 2008 nella Regione di Basilea),  la Piralide del Bosso (Cydalima perspectalis, sinonimi: Diaphania perspectalis, Glyphodes perspectali) sta espandendo il suo areale di diffusione allargandosi progressivamente in tutto il Nord Lombardia dalle zone di confine sino alla pianura. Le sue larve si sviluppano esclusivamente sulle piante di Bosso (Buxus spp.) nutrendosi di foglie, dei germogli e dei rami, causando gravi danni estetici e fisiologici in vivai e sulle siepi dei giardini all’Italiana.

Le specie particolarmente sensibili all’infestazione risultano B. sempervirens, B. sinica, B. microphylla e B. microphylla var. insularis.

L’EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization) ha inserito la Piralide del Bosso nella lista di allerta (Eppo alert list).

Considerato insetto autostoppista, pur possedendo una buona capacità di volo, ha una elevata propensione a colonizzare nuovi areali tramite uova, pupe, crisalidi e larve presenti su piante di Bosso provenienti da altri Paesi.

Il ciclo non ancora completamente conosciuto, compie verosimilmente due – tre generazioni l’anno e sverna come larva nel bozzolo tessuto tra le foglie delle piante di Bosso. In primavera la larva, dopo aver completato il suo sviluppo, si impupa e sfarfalla dando inizio alla prima generazione.

Le larve sono attive in primavera quando cominciano a nutrirsi del fogliame: possiedono colore verde giallastro con bande nere e striature bianche distribuite lungo tutto il corpo; la testa è invece di colore nero.

A maturità raggiungono una lunghezza di 4-5 cm. Durante l’inverno, tra la vegetazione, si possono osservare le larve ibernanti.

Dopo quattro settimane i bruchi tessono il loro bozzolo formando le crisalidi che misurano circa 2 cm e sono inizialmente di colore verde con strisce nere lungo la parte dorsale per divenire con la maturazione di colore marrone scuro. Si trovano ben nascoste all’interno della vegetazione, avvolte da un bozzolo sericeo biancastro.

L’adulto è una farfalla con apertura alare di 4 cm e ali di colore bianco con bande marroni scure sui bordi.

Le uova sono deposte a gruppi dagli adulti, parzialmente sormontate l’una sull’altra, sulla pagina inferiore delle foglie. Inizialmente di colore giallo pallido, imbruniscono con la maturazione lasciando intravedere al loro interno la capsula cefalica in via di formazione dal colore nerastro posta al centro di ogni uovo.

Il batterio Bacillus thuringiensis subsp. Kurstaki (Btk) provoca la paralisi del tratto digerente delle larve della Piralide: le larve cessano di nutrirsi e muoiono. Il Bacillus thuringiensis non è fitotossico e non pregiudica la vita dei predatori e dei parassiti naturali degli insetti dannosi. Trattamento da eseguirsi n. 2 volte l’anno, in presenza delle larve.

Il Bacillus thuringiensis, da un punto di vista ambientale, è un batterio sporigeno che vive nornalmente nel terreno. Se però le sue spore vengono purificate e poi spruzzate sulle superfici fogliari, gi insetti hanno un problema. Quando viene ingerito dagli insetti sensibili il batterio sporula nell’intestino dell’ospite. Dopodiché libera alcune tossine in grado di danneggiare il tratto digerente delle larve, soprattutto di ditteri e lepidotteri.Su questi ultimi sono attivi soprattutto due ceppi: il Kurstaki e l’Aizawai.

Le tossine, innocue per l’uomo anche per una questione di pH gastrico, sono prodotte sotto forma di cristalli, i quali si dissolvono in particolari condizioni di alcalinità spinta con valori di pH superiori a 9. Le tossine Bt sono perciò estremamente specifiche e danneggiano solo l’intestino di ben determinate specie d’insetti.

Per informazioni ed acquisto di Bacillus thuringiensis subsp. Kurstaki: www.bio-consult.it